Chi è l’Albert scrittore?
Albert è un “thrillerwriter” che non disdegna storie di spionaggio. Finora i suoi romanzi raccontano storie tutte “americane”, ma il prossimo libro, in uscita nel 2018, sarà ambientato in Europa. Pillowsky fa dei dialoghi dei suoi personaggi il punto di forza dei suoi libri.
Dalla tua biografia leggo che scrivi romanzi thriller. Puoi parlarcene brevemente?
Sono affascinato dalle storie reali dei serial-killer. Dai motivi psicologici che li hanno portati a compiere simili atti alle tecniche poliziesche usate per catturarli. Deceptions-Inganni è un thriller molto complesso che racconta come una coppia di poliziotti di Miami rimane invischiata in un’indagine apparentemente senza via d’uscita. Il racconto si sviluppa sulla ricerca di un omicida seriale che però si allontana ogni volta che pare essere individuato. Il Tristo Mietitore invece è ambientato a New York. Un giornalista si rende conto che un serial-killer sta spaventando la megalopoli ripetendo degli omicidi descritti su un romanzo che lui stesso ha giudicato ad un concorso letterario. Questo libro però non è mai stato pubblicato. Alla ricerca dello scoop del secolo ne rimane però vittima.
Da cosa o da chi trai ispirazione per scrivere le tue storie?
Leggo molto anche generi diversi. L’ispirazione viene da tutto, invento storie semplicemente guardandomi attorno.
Come mai ambienti i tuoi romanzi nelle città americane?
Miami e New York sono due città dove ho vissuto per un breve periodo nel 2000. Ora, il CODICE:ROZIN, il mio terzo romanzo, è ambientato in Europa, tra Mosca, Londra, Napoli, Berlino e chissà che altre città ancora, ma son tutte mete che ho vistato in passato. Qualcuna per lavoro, qualcun’altra per turismo.
Ti è mai capitato di avere il tipico blocco dello scrittore? Come l hai superato?
Non credo si tratti di “blocco dello scrittore”, ma talvolta non si riesce ad uscire da un capitolo per vari motivi. Solitamente lascio perdere la scrittura per un paio di giorni, poi la soluzione viene da sola, e talvolta è anche molto efficace.
Quali sono gli elementi del giallo che un buon autore non deve mai sottovalutare per scrivere un’avvincente e intrigante storia? Da dove prendi informazioni per scrivere la parte tecnica di un giallo?
Secondo il mio modesto parere la “location” di un racconto è molto importante. Io lavoro molto sui dialoghi del romanzo. Amo avere personaggi dinamici e con caratteristiche fisiche particolari su cui giocarci un po’. Per scrivere un thriller devi avere la mente sgombra in quanto, durante la stesura, si devono mantenere dei tempi abbastanza veloci. Non devi dare al lettore l’impressione di scrivere a vuoto. Lo devi tenere sempre sulle spine. A differenza di altre tipologie letterarie il thriller è spesso basato su fatti realmente accaduti o comunque ripercorre storie reali. E’ quindi utile avere delle basi di preparazione sulle scienze forensi piuttosto che sulle tecniche di interrogatorio e avere un’infarinatura di psicologia. Ovviamente non sono cose che uno si deve studiare per preparare una laurea, ma si deve essere realisti e avere le idee chiare sulla scaletta da adottare. Spesso accade di dover saltare da un caso all’altro nello stesso racconto, ma se lo si fa con dei tempi sbagliati, si renderebbe vano il lavoro e sarebbe deleterio. Dalla fantasia dello scrittore deve uscire l’elemento a sorpresa che è l’arma vincente di ogni romanzo, e quello solitamente ce l’ho in mente ancor prima di scrivere la prima pagina. Spesso è quello che da il via ad una lunga storia.
Sicuramente Jeffrey Deaver e colui che non mi stanca mai. Apprezzo il suo genio ed è colui che mi ha dato la voglia di provare a scrivere un libro intero.
Hai progetti in campo letterario?
Sto scrivendo il mio terzo romanzo. Sarà diverso dai precedenti e non sarà affatto semplice chiuderlo. E’ ormai diventata una sfida personale, che spero di vincere. Del resto gioco da solo. Poi vorrei sviluppare una Pagina su Facebook che aiuti gli scrittori fai-da-te a promuoversi e a vendere. Nel cassetto ho anche una serie di libretti per bimbi, ma ogni cosa a suo tempo.
Hai un sito o un blog dove i tuoi lettori possono seguirti e contattarti?
Ho un sito internet http://www.pillowsky.it e una paginafan su Facebook Pillowsky & Friends