Intervista all’autore Arsenio Siani

Buongiorno Arsenio benvenuto nel mio spazio cibernetico. Parlaci di te.

Sono counselor e coach, ho iniziato a pubblicare nel 2013 dopo aver sviluppato un approccio alla scrittura che sfrutta l’ascolto delle emozioni e delle sensazioni. Finora ho pubblicato otto libri, tra romanzi e raccolte di racconti

Parlaci un po’ del libro La grammatica dell’ anima. Come è nato e perche?

La grammatica dell’anima nasce da una storia autobiografica, un’esperienza di vita vissuta realmente da me, che ho deciso di mettere per scritto con la speranza che il messaggio di incoraggiamento possa arrivare alle persone che soffrono.

La scrittura per te è svago o rifugio dell’ anima?

La scrittura per me è sempre stato un rifugio dell’anima, una forma di meditazione e uno strumento di crescita personale

Qual è il libro che avresti voluto scrivere?

Non ora, non qui di Erri De Luca

Dove trovi l ispirazione per scrivere?

trovo l’ispirazione dal mio mondo interiore, dai miei sentimenti, sensazioni ed emozioni che riverso sulla pagina scritta

In questo periodo stai scrivendo qualcosa?

Ho in mente una pubblicazione in cui affronto il ruolo del padre nell’educazione dei figli, partirò dalla cronaca e da storie di vita reale per analizzare compiti ed evoluzione d ella posizione degli uomini nel contesto familiare.

Parlami delle tue letture.

le mie letture preferite sono i romanzi di Erri De Luca e le opere di Irvin Yalom, a cui mi sono ispirato per scrivere la grammatica dell’anima.

Ebook o libro cartaceo: pro e contro di entrambi.

L’ e-book per la comodità di avere un supporto leggero da portare ovunque con facilità. Per contro, la mancanza della componente romantica del libro stampato, l’inchiostro, l”odore della carta, il contatto della mano con le pagine… Questo è l’elemento a favore del libro stampato. Per contro c’è la deperibilità e l’ingombranza del supporto cartaceo.

Quali sono i tuoi progetti in campo letterario?

sto portando avanti i miei laboratori di scrittura creativa e collaboro con una rivista per cui curo due rubriche, pubblico per loro articoli e racconti. La rivista si chiama Screpmagazine e le rubriche sono “quelle che le donne non dicono” in cui mi occupo di violenza sulle donne e “sianidimente” in cui mi occupo di psicologia.

Lascia un commento